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Comune di Casteldelfino
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Castellata: libera terra di frontiera

Casteldelfino fu la capitale della Ciastelado, Castellata in occitano, cantone amministrativo dell’alta Valle Varaita comprendente anche i comuni di Pontechianale e Bellino.

A partire dal XIII secolo la Castellata, con Queyras, la Val Pragelato, Oulx e il Brianzonese, fece parte degli Escartouns, originale confederazione alpina legata al Delfinato e successivamente alla corona di Francia. Gli Escartouns godettero di ampie autonomie e privilegi, come l’esenzione da tasse e balzelli, il diritto di portare armi e battere moneta.

Il castellano, nominato dalla popolazione, era scelto tra le poche famiglie nobili della valle.
Nel 1713 col trattato di Utrecht la Castellata fu ceduta ai Savoia. Ebbe inizio un periodo di guerre e le montagne che circondavano Casteldelfino furono, a più riprese, teatro di battaglia fra Piemontesi e Francesi. 

Per la sua posizione, nell’ottocento, il paese accentua la sua importanza nella commercializzazione e nella produzione artigianale. Rimasto in continuo rapporto economico con le popolazioni d’oltralpe (Provenza e Delfinato), scevra da eccessive contaminazioni linguistiche, Casteldelfino conserva ancora nella sua parlata, le caratteristiche dell’area occitana.


 

Chastelado: libero tero de frountiero

OccitanoChasteldelfin es la la capitalo del La Chastelado, escartoun amministratiou de aouto valado, que buto ensem decò Blins e Pount- Chanal
A partir da lou XIII siecle la Chastelado, embè lou Queyras, Prajalà, Oulx e lou Briansounes, es està Republico de i Escartouns, l'ero na federasioun alpino groupà al Delfinà e apres al rei de Fronso. 
Gli Escartouns i avìon ben de autonomio e agevoulazioun, coumo lou drech de pourtar arme e bate mouneo. 
Lou chastelon, ero noumà da la poupoulazion, ero chousì tra i nobil de la valado. 
En tal 1713 embè lou "trattato di Utrecht" la Chastelado es pasà ai Savoia. D'aquel moument soun tacà i ghere sus i noste mountanhe tra Franses e Piemountes. Per sa pousizioun, en tal '800, lou pais ven a ese "La Vilo" en esont na lueio entè se coumersiavo la prudusioun de i artigion loucal. La Lengo que se parlo a La Vilo (Chasteldelfin) es l'ousiton en te na varionto dialetalo jo ben counservà e pa ren countaminà dal Piemountes. 

 

 

 

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